I broccoli, gli spinaci e gli asparagi — “I say it’s spinach, and I say the hell with it

Francesca Barca
3 min readJul 28, 2022

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Questa vignetta del New Yorker è stata pubblicata per la prima volta nel 1928 ed è ritenuta una delle più famose mai pubblicate dal settimanale.

Una signora dall’aria elegante, seduta ad una tavola che ben apparecchiata, propone alla figlioletta di mangiare i broccoli. O meglio, supponiamo che la madre le abbia proposto i broccoli e che la bambina abbia chiesto alla madre cosa sono.

“Sono broccoli, cara”.

“I say it’s spinach and I say the hell with it”, risponde la bambina.

Non ho capito la vignetta (capita spesso con il New Yorker), ma mi ci sono incaponita perché amo i broccoli. E il New Yorker.

Perché spesso i broccoli fanno sorridere. E perché i bambini, nonostante i broccoli siano un ortaggio piuttosto bello (o, no?) tendenzialmente non li amano. Un po’ come i carciofi, o gli asparagi.

Che c’entrano gli spinaci?

Gli spinaci in effetti non c’entrano nulla. “I say it’s spinach and I say the hell with it” è un’espressione che pare sia stata resa “famosa” e reintrodotta nel linguaggio proprio da questa vignetta. Sta a significare un nonsense, una sciocchezza. Può essere usata anche solo nella “versione spinaci”: “I say it’s spinach”.

Marsiglia

Wikipedia cita a tal proposito anche una serie di opere che hanno usato gli “spinaci” per raccontare una cosa assurda o non vera. O, ancora, ridicola.

Per esempio: Elizabeth Hawes, fashion designer ante litteram, ha scritto “Fashion is Spinach”. La Hawes criticava i modelli di abbigliamento imposti dall’industria di massa, era un’attivista politica e ha sostenuto l’uguaglianza di genere.

Il sottotitolo del libro recita: “Una famosa stilista americana racconta cosa non funziona nel racket del fashion… E cosa dovrebbero fare le donne”. Il libro della Hawes è del 1938 e il titolo si è ispirato alla vignetta del New Yorker.

L’arrivo dei broccoli negli Stati Uniti

Per quanto riguarda i broccoli: pare che l’ortaggio sia arrivato negli Stati Uniti negli anni Venti, introdotto nella cucina dagli immigrati italiani. Pianta Mediterranea, è stata importata prima in Inghilterra (nel XVIII secolo), dove veniva chiamata ”Italian asparagus“.

Probabilmente negli anni Venti il broccolo rappresentava una sorta di bizzarro status symbol? La scelta di una classe che ha i mezzi per differenziarsi, usando un prodotto povero ma “diverso”? Come succede oggi con ortaggi come il topinambur?

Oppure, ancora, era l’esempio di qualcosa che si poteva ottenere solo se si aveva un certo status sociale.

O ancora, semplicemente, la vignetta racconta semplicemente l’introduzione di un nuovo ortaggio.

La vignetta è di Carl Rose e la didascalia è attribuita a Elwyn Brooks (“E. B.”) White, che oltre alla sua attività di romanziere, era una firma del New Yorker.

Qui un dibattito abbastanza divertente su questa vignetta.

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